TEODORO STUDITA (758/759-826)
San Teodoro Studita nacque a Costantinopoli, da nobile famiglia, attorno al 758/759; all’età di circa vent’anni professò i voti monastici ed entrò nel monastero del “Sakkudion” in Bitinia (Nord-Ovest Turchia). Nel 796 fu esiliato a Tessalonica per aver disapprovato il divorzio dell’imperatore Costantino VI dalla moglie Maria per sposare Teodote.
Tornato in patria alla morte del sovrano, insieme alla gran parte della comunità monastica del “Sakkudion”, si trasferì nel monastero urbano di “Studios” e diede inizio alla sua nota “Riforma”.
Strenuo difensore del culto delle sacre immagini (iconofilia) lottò contro l’iconoclastia dell’imperatore Leone V l’Armeno e, tra l’815 e l’821, fu torturato, incarcerato ed esiliato in diversi luoghi dell’Asia Minore. Il suo “Tipikon” (Regola), modellato sui precetti di San Basilio e di San Pacomio, ispirerà numerosi ordinamenti comunitari dell’Oriente bizantino e dell’Italia Meridionale.